Cani: il cibo secco

Le crocchette sono molto importanti per Fido...

Sono un po' arrugginito circa l'alimentazione canina, in quanto ormai è un annetto che non possiedo più cani (sigh).
Ma visto che una mia amica mi ha chiesto qualche informazione e probabilmente i genitori della mia ragazza prenderanno un cucciolo, rispolvero un po' quello che so.

Cominciamo quindi con questo post sul cibo secco: come per i gatti anche per i cani è l'alimento migliore, anche se non il più appetibile. Ce ne sono tantissimi in commercio, ma la prima cosa da tenere in considerazione sono la taglia e l'età del cane.
Non a caso ci sono moltissime linee appositamente per cuccioli e cani in crescita (fino ad un anno di età): hanno bisogno di una dieta particolare. Alimentare un cane in modo scorretto durante il periodo di crescita, in particolare nei primi 6 mesi di vita, può comprometterne a vita il fisico e la salute, portando ad una vecchiaia precoce.
Il cibo secco di solito è più bilanciato di quello umido, previene la formazione di tartaro e facilita la digestione. Ma c'è sempre il problema della qualità. Per quello basta leggere le etichette.

In primis, diffidate dei cibi "da supermercato"... e leggete sempre le etichette. Inutile dire che c'è da diffidare dei produttori che non dichiarano con chiarezza cosa contiene il prodotto, e in che percentuali (la legge obbliga infatti a scrivere gli ingredienti, ma non le percentuali).

Come si presenta l'etichetta di un cibo di qualità?
Gli ingredienti per legge devono essere elencati in ordine decrescente a livelli quantitativi: se al primo posto c'è la carne e al secondo sottoprodotti di origine vegetale, di sicuro la carne è in quantità maggiore.
Poi, consultando l'analisi chimica (o tenori analitici) del prodotto, ovvero la percentuale in proteine, grassi, umidità, cellulosa e ceneri.
Spesso però i conti non tornano, non si arriva, con la somma, a un 100%. Questo perché in molti casi non viene indicata la percentuale di carboidrati non è indicata chiaramente, ma ci si può arrivare con una sottrazione.
Un buon alimento ha proteine superiori al 20%, grassi inferiori sempre al 20% e meno ceneri possibili.
Rispetto ad un gatto, un cane tollera molto meglio un apporto di carboidrati maggiore, infatti mentre il primo ha mantenuto la sua natura di animale prettamente carnivoro, il cane nel corso dei secoli, vivendo a stretto contatto con l'uomo, si è adattato ad una dieta più varia.

Un altra cosa, non è necessario variare spesso la marca delle crocchette: il cane non è un essere umano, non si "stanca" dello stesso sapore. E' un animale abitudinario e per lui un cambio di mangime è causa di stress. Se proprio bisogna farlo, è meglio procedere gradualmente, aggiungendo una percentuale del nuovo cibo sempre maggiore in quello vecchio, fino ad una completa sostituzione.

Finisco con l'elencare qualcuna delle marche a mio avviso migliori. Non vi riporto i valori, perché a seconda della linea variano, ma i possono trovare comodamente in rete.

MONGE
Ho scoperto da poco questa azienda italiana e totalmente cruelty free (non effettuano test su animali), e i prodotti mi sembrano abbastanza buoni, in relazione al prezzo.

EUKANUBA
Di questa marca ho sentito pro e contro. Di sicuro il prezzo è alto ma c'è un'ampia gamma di prodotti tra i quali scegliere.

TRAINER
Ultimamente sento molto parlare della Traniner, e leggendo in giro mi sembra ottima. Ha un ottimo apporto di proteine e integra con estratti vegetali per garantire un buon apporto di vitamine, minerali e altre proprietà benefiche delle piante.

ROYAL CANIN
Non conosco davvero nessuno a cui questa marca abbia dato problemi. Fornisce una vastissima scelta non solo per età o taglia, ma ha delle linee create appositamente per alcune delle razze più delicate o con fabbisogni particolari.

FORZA 10

Anche questa mi sembra ottima. Oltre ad essere Made in Italy è estremamente appetibile e con una percentuale di grassi tra le più basse.