Dionaea Muscipula

E' bella, ma è un po' una puttana, richiede attenzioni particolari

A chi non è mai venuto il ghiribizzo di provare a coltivare una pianta carnivora?
Bè, penso che a parecchia gente l'idea non abbia nemmeno sfiorato il lobo frontale del cervello.
Però per chi come me è affascinato da queste pianticelle di origine americana, ecco tutto quello che c'è da sapere per muovere i primi passi alla loro coltivazione.
In questo caso parlerò della Dionaea Muscipula, più comunemente nota come Venere Acchiappamosche.
Che ne sono di vari tipi, con "denti" più o meno pronunciati, e una colorazione che va da interamente verde a verde con sfumature rosse o rosate a interamente rossa.
Vi metto in guardia: coltivare queste piante non è così semplice. Nulla che richieda un Nobel o una laurea, ma non è la piantina di rosmarino che ci fai un po' quello che vuoi e se la cava comunque.

Prima di adottare una piantina
La Dionaea ha bisogno di luce diretta del sole e di stare all'aria aperta. non è assolutamente una pianta da appartamento: se la tenete in casa, creperà entro breve. Quindi assicuratevi di avere un posticino perfetto per lei.

Pianta o seme?
A questo punto dovete scegliere se iniziare da una piantina o da un seme. Io consiglio la prima soluzione: un seme impiega minimo 10 mesi per produrre una pianta con foglie (che poi sono le trappole) lunghe un paio di centimetri.

Quando?
E' meglio prendere la pianta mentre è in "dormienza", tra novembre e gennaio/febbraio (quindi se volete siete giusti giusti in tempo).

Attrezzatura
Avrete bisogno di terriccio acido (ancora meglio torba) per rinvasare la piantina. Usare del terriccio universale la farà morire. Procuratevi inoltre un sottovaso abbastanza alto e dell'acqua distillata (quella che trovate in supermercato per il ferro da stiro) o da osmosi (per gli acquari). L'acqua da rubinetto ha troppi minerali, è nociva per la vostra acchiappamosche. Quella migliore è quella da osmosi inversa (acqua purificata per pesci da acqua dolce), si trova nella maggior parte dei negozi che trattano pesciume.

Cosa fare, come farlo
Scegliete un posto dove la pianta possa ricevere molte ore di sole, all'aperto.
Ogni giorno accertatevi che abbia abbonante acqua nel sottovaso e che la torba sia umida (è una pianta di origine palustre).
Per i primi anni, tagliate le infiorescenze. Assorbono un enorme quantitativo di energie alla pianta, se è piccola possono portarla alla morte.
In caso di pioggia, tenetela al riparo.
Se alcune foglie si anneriscono, tagliatele.

La pappa della Dionaea
Controllate quotidianamente lo stato delle trappole. Se la pinta ha preso insetti troppo grossi, come calabroni, ragni particolarmente ciccioni eccetera, cercate di rimuoverli delicatamente. Potrebbe are indigestione e iniziare a marcire.
Se la pianta non riesce a procurarsi il cibo da sola, potete aiutarla. Non datele schifezze, pezzi di pane, prosciutto e cose simili: acchiappate qualche insetto, come piccoli ragni, formiche, moscerini e posateli sulle trappole.
e è in buona salute scatterà immediatamente: è un piacere per gli occhi.
Al contempo, assicuratevi che non abbia troppo cibo: due terzi delle trappole dovrebbero sempre essere vuote.

Il rinvaso
E' necessario procedere al rinvaso quando le radici sporgono dal vaso, quando non ha più spazio per crescere, quando la torba inizia a marcire (lo capirete dall'odore) o quando inizia a sviluppare muffe.
Preparate un vaso con un misto di torba e perlite o sabbia di quarzo (non sabbia raccolta a caso).
Rimuovete la pianta dal vecchio vaso delicatamente, stando attenti a non toccare le trappole e a non spezzare le radici, che sono delicate.
Mettete la pianta nella torba, coprendo le radici ma senza comprimete la terra.
E' decisamente consigliato svolgere l'operazione durante il periodo di dormienza.

E d'inverno?
Sarete tentati i portarla in casa (come ha fatto mia madre con la mia, con il risultato che è crepata in breve tempo).
Come già detto, se ne sta bene all'aperto, e le basse temperature la fanno andare in letargo: ne ha bisogno per ricaricare le energie.
Quando vedete che la temperatura inizia a scendere sotto ai 5 gradi togliete gradualmente l'acqua dal sottovaso in modo che non ghiacci le radici, e annaffiatela saltuariamente dall'alto (ogni cinque giorni circa), dandole giusto l'acqua necessaria per non schiattare, avendo nel frattempo cura di ripararla dalla pioggia.

Cosa non fare mai. Mai!
Annaffiare la pianta dall'alto, rischiate che vi marcisca.
Far scattare le trappole a vuoto per il gusto di vederle muoversi. E' un movimento che consuma pesantemente le energie della pianta.
Sovralimentare la pianta: farà indigestione e morirà.
Lasciarla sotto alla pioggia.
Concimare il terreno in qualsiasi modo: lei si ricava tutto il nutrimento dagli insetti, concimarla è come avvelenarla.
Usare terriccio universale o terra comune.
Mettere nel sottovaso acqua di rubinetto.
Spostarla spesso: non lo sopporta proprio.
Tenerla in casa.

In sostanza, è una pianta un po' delicata, ma non così complessa. Avendo la terra e l'acqua giuste non c'è molto altro da fare: piazzatela dove possa avere tutto il sole che vuole e una volta al giorno controllate che abbia "cibo" e acqua.
Non dovete spostarla, non dovete concimarla, non dovete stuzzicarla. Se fate così, starà benissimo e crescerà più in fretta di quanto possiate pensare!