Il carlino

"Derp" disse Dio. E il carlino fu.

Nonostante il blog si chiami "due gatti neri" (le bestiacce che attualmente infestano casa mia), sono e sono sempre stato un grande appassionato di cani. Grandi o piccoli, di razza o meticci, non importa: li adoro.
Quindi inizio questa rubrichina (che non sarà invasiva, promesso, come tutto il resto farò un post ogni tanto), dedicata alle varie razze canine.
Questo perché le notizie che si trovano in Internet sono spesso vaghe, e ancora più spesso fanno sembrare qualsiasi razza il cane perfetto per voi. Cercherò di sfatare alcuni miti, sottolineando i pregi ma soprattutto i difetti e le esigenze di ogni razza che prenderò in esame. Almeno così uno sa a cosa va incontro portandosi a casa un cane.
Pertanto, le informazioni che metterò nelle varie schede non saranno pescate solo da internet o dai libri: saranno soprattutto esperienze personali con la razza in questione, unite a quello che mi hanno detto amici proprietari della suddetta e allevatori competenti (giro parecchio per le mostre canine, e non c'è volta in cui non mi fermi a parlare con gli allevatori dei pro e dei contro della razza che selezionano).
E comincerò la rubrica con il cane al contempo più brutto e più bello del mondo: il carlino.

Il carlino è una razza da sempre utilizzata come cane da compagnia.
Di origini cinesi, la linea più diffusa ad oggi deriva dagli incroci e dalla selezione svolta in Inghilterra.
Di piccola taglia, non dovrebbe superare gli 8 chili di peso, ha un unico standard: se cercano di rifilarvi un "carlino nano", stanno cercando di fregarvi. Si tratta di esemplari affetti da nanismo: un difetto genetico che porta tali soggetti ad avere grossi problemi di salute e vita breve.
Il muso schiacciato e derposo lo rende inconfondibile, che sia nero o panna.
Muscoloso, tarchiato, con l'aria costantemente impegnata, è un cane affettuosissimo, intelligente, estremamente espressivo e attaccato al padrone a livelli morbosi. E pur di stare con le persone che ama, si adatta a qualsiasi casa, ambiente o viaggio.
Perfetto per le famiglie con bambini, si lega in modo quasi ossessivo a tutto il nucleo famigliare, soffrendone molto la separazione da esso. Non disdegna essere coccolato dagli estranei, ma è alla famiglia che rivolge tutto il suo incondizionato amore. Proprio per questo suo attaccamento al limite della dipendenza, può essere un buon cane da guardia.
Ma prima di decidere che questo esserino appiccicoso è il cane perfetto per voi, ci sono diverse cose da prendere in considerazione.

Igiene:
La tolettatura di questo mostriciattolo è semplice: visto il pelo raso, una spazzolata ogni tanto può andare più che bene. Particolare attenzione invece va rivolta al muso: nelle pieghe tendono ad accumularsi le secrezioni degli occhi. Una volta al giorno, oppure un giorno si e uno no, bisogna pulirlo, con delicatezza, con un panno morbido e umido (usare acqua tiepida o camomilla), per evitare dermatiti e cattivi odori.

Esercizio fisico:
Nei primi anni di vita tende ad essere molto attivo, soprattutto gli esemplari maschi... ma si impigrirà rapidamente dopo il secondo o terzo anno di età.
E' un cane giocherellone che condividerà con entusiasmo qualsiasi gioco gli proporrete. Per le passeggiate è un altro discorso. Essendo pigro, è facile che non chieda di uscire. Ebbene, dovete costringerlo voi. Una passeggiatina di mezz'ora, ogni giorno, è l'ideale per tenerlo in forma, evitare il sovrappeso (molto comune in questa razza), allontanare ansie e disturbi da separazione e mantenerne la mente e il metabolismo attivi.

Educazione:
Essendo giocherellone e quasi dipendente dal contatto diretto con il padrone, è un cane portato ad un apprendimento rapido attraverso il gioco.
E' essenziale abituarlo a restare da solo per qualche periodo di tempo. Essendo attaccatissimo al padrone, se non è abituato a reggere la solitudine, anche poche ore di distacco possono causargli ansie e depressione. Potreste ritrovarvi con un cagnolino piagnucolone, che ulula e uggiola per ore, o che addirittura si rifiuta di mangiare.

Attenzione a:
Il carlino è un cane delicato. Il muso schiacciato può renderne difficile la respirazione, soprattutto in mesi molto caldi. E' quasi obbligatorio, d'estate, assicurargli un ambiente fresco, se non volete che vi faccia una sincope. Nei mesi molto freddi, invece, necessita di poter stare al calduccio.
Anche la pelle è delicata: questa razza è soggetta a dermatiti. Questo, unito al fatto che è un cane goloso e pigro, impone al proprietario una grande attenzione alimentare, per evitare di avere un cane rognoso o ciccione. Scegliere cibo di buona qualità ed evitare qualsiasi spuntino proveniente dalla tavola è obbligatorio.  I carlini ciccioni saranno anche buffi,  ma rischiano cose poco piacevoli come infarto e gravi problemi respiratori.
Gli occhi sporgenti del carlino sono anch'essi delicati: non strizzatelo troppo, potreste causare anomalie nella pressione.

Cose poco piacevoli:
A causa del muso schiacciato, è un cane rumoroso anche quando respira (anche se gli allevatori stanno lavorando per eliminare l'andazzo asmatico), e di notte russa come un motocarro.
Il muso, se non si tiene pulito, tende a puzzare.
Se non viene educato fin da piccolo a stare da solo, soffre di ansia da separazione.

Quindi, è un cane che vi darà tutto se stesso, senza alcuna riserva. Ma da parte vostra ci dovranno essere altrettante premure per salvaguardare la sua salute fragile e il suo costante bisogno di attenzioni.