Dog's days of summer

Non partite prevenuti, non è una patacca

Sono reduce dal Pordenone Comics di domenica, e per evitare di scrivere un lungo e noioso post in cui mi lamento di come dieci anni fa fosse più divertente e gratificante fare cosplay, ho ripescato fuori dal cilindro un webcomic che mi ero completamente dimenticato.
Mi dimentico sempre di un sacco di cose, del resto.

Visto che si va verso la bella stagione e inizia a fare un caldo assassino, il webcomic di oggi è Dog's Day of Summer.
Conclusosi nell'agosto 2007, questo fumetto ha vinto nel 2008 il Best Anthropomorphic Other Literary Work dell'Annual Anthropomorphic Literature & Arts Awards (URSA), un premio simile agli Hugo per la fantascienza, con la differenza che si occupa del genere antropomorfo (furry, in gergo), dove i protagonisti sono animali appunto antropomorfizzati.
Non amo particolarmente il furry e il motivo principale è perché pare sia di moda: mi trovo DeviantArt invaso di disegni di questo tipo. E dopo un po', c'è di che averne le palle piene.
Ma come per Red Lantern, di cui ho parlato un bel po' di tempo fa, anche per questo titolo farò un'eccezione.
Siamo in Australia all'inizio dell'estate (e quindi della stagione turistica). Diego è un dingo disinibito, che ha fama di essere sempre a caccia di turisti e amante instancabile.
Peccato che riceva una telefonata da uno dei suoi numerosi ex, che gli chiede di ospitarlo per qualche giorno. Sembra che tra i due ci fosse stato qualcosa di serio e il tornare a vedersi scatena in Diego un flusso crescente di rimpianti, rimorsi e sensi di colpa, che il protagonista farà di tutto per nascondere e mantenere così la sua reputazione di duro.
La storia è un seguito interamente a colori del precedente First Time for Everything, ma gli è di gran lunga superiore. Io consiglio di leggerlo per primo, ed eventualmente godersi l'altro a livello di flashback.
Non solo i disegni sono migliori, più maturi, e godono di una splendida colorazione, ma anche perché anche il soggetto e l'approccio ai temi trattati ha subito un'evoluzione notevole.
Dog's Days infatti è decisamente meno erotico del primo, e verte decisamente sul romantico, diventando a tutti gli effetti una breve commedia romantica riuscita a parer mio molto bene.
Non è nulla di eccezionale, intendiamoci, ma è una valida alternativa alla marea di fumetti antropomorfi senza arte nè parte che circolano sul web.

Perché c'è da dire che i disegni sono degni di nota.
Dog's Days of Summer è frutto della collaborazione di due artiste statunitensi, riunite con lo pseudonimo di Blotch, già vincitrici di numerosi premi nel campo dell'illustrazione. E se lo sono meritate, direi.
I disegni sono realizzati interamente a mano, alla vecchia maniera insomma, niente computer. Inchiostro, chine, acrilici, matite acquerellabili o acquerelli.
Le figure sono piene, dinamiche, i volti estremamente espressivi senza risultare eccessivamente deformati. In molti tratti è distinguibile uno stile leggermente disneyano, soprattutto per quanto riguarda i volti dei protagonisti; in ogni caso c'è una fortissima influenza cartoon.
Ma come abbiamo visto, i soggetti sono tutt'altro che infantili.
Attualmente stanno lavorando su un nuovo progetto, Nordguard, dateci un'occhiata se vi va, qui il livello grafico schizza ancora più in alto.

In sostanza, è un fumetto a sfondo romantico, con personaggi credibili e caratterizzati molto bene, cosa non semplice da fare in un fumetto di ottanta pagine.
Non partite prevenuti: si, è un fumetto a tematica omosessuale. Ma come già detto, si concentra sulle relazioni e non sul sesso (bè, c'è qualcuno a cui questo potrebbe anche dispiacere, lo so).
Io consiglio di fare almeno un tentativo. I tempi iniziali sono un po' accelerati e la narrazione è quasi frettolosa, ma si assesta presto in ritmi ben calcolati e coerenti.
La prima parte la trovate comodamente sul sito ufficiale... buona lettura!