Biscotti al cioccolato bianco

Ipercalorici, dannosi per il fegato e assolutamente goduriosi
Finalmente ho trovato un po' di tempo per rimettermi a cucinare. Era un pezzo che non facevo dei biscotti, sia per il poco tempo a disposizione, sia perché sono molto schizzinoso... non amo creme, marmellate, troppo zucchero o troppo cioccolato (ad eccezione dei brownies che sono una maledizione tentatrice).
In via del tutto eccezionale avevo voglia di cioccolato bianco, che poco ha a che vedere con il cioccolato: è una schifezza composta soprattutto di burro che fa malissimo alla linea e al fegato e che io adoro.
Per una volta io e la mia ragazza abbiamo messo da parte le preoccupazioni sul diventare tutti ciccia e brufoli e ci siamo cimentati nella preparazione di biscottini al cioccolato bianco.
Era la prima volta che affrontavo questa ricetta, ma non la prima in cui mi scontravo con le insidie del cioccolato bianco in forno. Se non avete mai provato preparazioni di questo tipo, vi avverto che non è così immediato capire quando il biscotto ha raggiunto la cottura adeguata: sembra sempre troppo molle. Così si finisce con il lasciarlo in forno "ancora cinque minuti" e poi "ancora cinque minuti", finché non si ottengono dei biscotti con la consistenza di una roccia e il sapore di un toast carbonizzato. Vi spiegherò anche come evitare questo risultato.
La ricetta originale prevede l'utilizzo di noci tritate (50 grammi), ma a me la frutta secca proprio non piace, quindi ho aggiustato le dosi omettendole e diminuendo un po' la quantità di burro. Come ho già detto, i dolci mi piacciono più semplici possibile.

Procuratevi:
  • 120 grammi di burro
  • 250 grammi di farina autolievitante (o farina normale e un cucchiaino di lievito)
  • 110 grammi di zucchero di canna
  • 125 grammi di cioccolato bianco
  • 1 uovo
  • sale
La farina autolievitante la trovate abbastanza facilmente in supermercati ben forniti. La trovate anche sotto il nome di "farina con lievito".
In una terrina con una buona capienza tagliate il burro a cubetti, poi schiacciatelo e lavoratelo con una forchetta per ammorbidirlo un po'. Aggiungete lo zucchero e impastate bene. Quando gli ingredienti sono abbastanza amalgamati (mettetevici d'impegno, dovrete litigarci un po'), usate uno sbattiuova o, se al contrario di me avete buona mano per queste cose, una frusta, sbattendo il composto finché non otterrete una crema abbastanza soffice (il burro deve montare un po'). Se usate lo sbattiuova vedete di aver lavorato già bene il composto e che sia abbastanza morbido, altrimenti fonderete il motore; lavoratelo a più riprese.
In una ciotola piccola fate montare l'uovo fino a che non sarà spumoso (sempre con il magico sbattiuova), quindi aggiungetelo al composto di burro e zucchero un po' alla volta, amalgamando lentamente per non farlo smontare.
Setacciate insieme la farina e un pizzico di sale, aggiungendola in due o tre volte agli altri ingredienti, non serve che impastiate perfettamente per ora.
Tritate il cioccolato a pezzetti molto piccoli e aggiungeteli al resto. E' il momento di impastare tutto per bene: utilizzate le mani e impegnatevi per distribuire il cioccolato in modo uniforme nell'impasto.
Coprite la teglia da forno con della cartaforno antiaderente, e formate con l'impasto tante palline grandi all'incirca come una noce, schiacciatele leggermente e disponetele sulla teglia un po' distanziate tra loro, dandogli lo spazio per lievitare.
Cuocete in forno già caldo a 180° per un quarto d'ora.
Ecco, vi ho detto i dispetti che vi faranno: sembreranno sempre molli. Trascorsi i quindici minuti, aprite il forno e infilzate un biscotto con uno stuzzicadenti. Se lo stuzzicadenti ne esce pulito (ovvero la punta non cambia colore, in questo caso invece indice che dentro il dolcetto è ancora bagnato e crudo), sfornateli. Fregatevene se sono soffici, è normale così, stanno solo cercando di ingannarvi.
Lasciateli raffreddare per almeno enti minuti senza toccarli: in questo modo il burro e il cioccolato torneranno a rapprendersi un po', dando ai biscotti la giusta consistenza.
Questi biscottini ipercalorici sono fantastici nel latte. L'aspetto ideale è dorato o marroncino sotto e pallido sopra, con una consistenza friabile ai bordi e all'esterno, mentre dentro rimarranno morbidi. Se volete proprio farvi del male serviteli come dessert accompagnati da panna montata, glassateli o decorateli con pasta di zucchero.
Se decidete di provare a farli, è indispensabile avere un cioccolato bianco di buona qualità (spendete tre euro invece di sessanta centesimi, non andrete di certo in miseria per questo), altrimenti vi troverete con dei biscotti molli e cotti male:  la qualità del cioccolato fa davvero la differenza.