Musaic Box

Un giochino in cui ci vuole soprattutto orecchio
 Un po' di tempo fa mi sono imbattuto in un gioco online davvero strano, prodotto dalla Kranx Production, la prima casa produttrice di videogiochi indipendente russa.
Musaic Box rientra nella categoria degli HoG, acronimo di "Hidden Objects Games", quei giochi nei quali l'azione principale è di cercare oggetti nascosti nello scenario. Sono parenti stretti delle avvenure grafiche, dei punta e clicca tradizionali e degli "Escape Room Games", ovvero quelli in cui bisogna fuggire da una stanza o un ambiente ristretto sfruttando i pochi oggetti a disposizione.
Ma questo ha decisamente una marcia in più.
Ci troviamo nella casa di nostro nonno, appassionato di musica, che ci ha lasciato un carillon molto particolare e ci sfida a trovare, ricomporre e suonare degli spartiti di brani classici e popolari disseminati nelle stanze della casa.
L'incipit è semplicissimo e ci troveremo immediatamente trasportati all'interno di un'abitazione ricolma di strumenti musicali e figure inerenti alla storia della musica.
Ed è proprio la musica a farla da padrona in questo gioco. A partire dalle musiche d'ambiente, quelle che avremo costantemente in sottofondo (e si, avrete bisogno dell'audio per completare questo gioco).
Le musiche d'ambiente sono molto ben fatte, leggerissime e semplici. Fanno quello che devono fare: creano un'atmosfera rilassata e vagamente sospesa, l'ideale per concentrarsi nella ricerca degli spartiti.
E a proposito degli spartiti, dovete armarvi di tanta pazienza. Il gioco è estremamente pignolo, e le aree cliccabili sono davvero ristrette. E' quasi impossibile andare avanti nel gioco cliccando a caso, insomma, anche se a tratti può risultare frustrante. Non ci sono indizi o aiuti, ma di tanto in tanto determinate parti di scenario brilleranno per qualche secondo, indicandoci che in quella zona si nasconde qualcosa. Questo aiuta ma non semplifica troppo le cose: potrebbe stare anche a significare che quel determinato oggetto fa parte di un puzzle da risolvere. In ogni caso lo scintillio dura per pochi secondi ed è molto discreto, se siamo concentrati nei dettagli dello scenario potremmo benissimo non vederlo, visto che se osservato con la coda dell'occhio può sembrare del semplice pulviscolo.
Le ambientazioni sono estremamente curate in ogni minimo dettaglio, ma sono esenti dall'effetto i sterile asetticità del quale risentono moltissimi punta e clicca in circolazione. Gli ambienti sono caldi, ricchi di particolari e spesso per trovare gli spartiti dovremo risolvere dei puzzle non sempre così immediati. In altre occasioni, dovremo intuire un possibile nascondiglio, perché i dettagli sono così minuti che non sarà possibile vedere gli spartiti, o riconoscerli come tali. Il box di dialogo alla sommità dello schermo ci sarà spesso d'aiuto. Anche il fatto che gli spartiti trovati resteranno presenti nello scenario (non li raccoglieremo, bensì li copieremo in un diario personale), contribuirà a disorientarci.


Quello che rende questo HoG diverso dagli altri, è la modalità di gioco principale. Trovare e ricomporre gli spartiti è infatti solo il preludio al gioco vero e proprio.
Quando ne avremo completato uno, infatti, dovemmo riuscire a suonarlo ricomponendone la giusta sequenza musicale.
Il tutorial non è chiarissimo, e ci vuole un po' di pratica prima di capire perfettamente come funziona il carillon.
Avremo spesso (ma non sempre) la possibilità di ascoltare il brano intero, ma ci verrà fatto sentire solo lo strumento principale. A questo punto starà a noi capire quale colore gli corrisponde, ricostruendo man mano il brano a orecchio e incastrano i vari tasselli in modo che un colore non si ripeta nella stessa colonna. Allo stesso colore infatti corrisponde il medesimo strumento, e gli strumenti di una colonna suonano contemporaneamente: ne deriva che avere due tasselli dello stesso colore nella stessa colonna richiederebbero ad uno strumento di suonare due cose contemporaneamente, cosa impossibile a farsi.
La cura in questi puzzle è perfetta. Man mano che procederete nel gioco, imparerete a leggere i segni stessi dei tasselli, che rappresentano l'andamento dello strumento. Un segno verso l'alto rappresenta quasi sempre un crescendo, una linea ondulata un passo allegro, una linea spezzata un ritmo saltellante.
Se amate la musica e avete un po' di orecchio, questo gioco fa per voi. Io ne sono stato totalmente catturato e non sono riuscito a staccarmi finché non l'ho finito.
La difficoltà dei brani è crescente, così come i puzzle proposti, creando un aumento di difficoltà graduale che ci propone sempre nuove sfide. Alcuni brani dovranno essere ricomposti solo geometricamente, per altri, costituiti da sequenze dal suono molto simile tra loro, richiederanno numerosi ascolti e tanta pazienza.
Ricomporre correttamente gli spartiti sbloccherà di volta in volta nuove melodie e nuove stanze da esplorare, permettendoci di continuare questa inusuale avventura.

Un gioco davvero originale. Purtroppo online è disponibile solo una versione limitata, per il gioco completo dovrete sborsare qualche soldino.
Ma se siete alla ricerca di qualcosa di diverso, realizzato egregiamente e che vi terrà comunque impegnati per un po', la demo gratuita basta e avanza.
In ogni caso, accendete le casse e correte a provarlo.